Piemonte, truffa all’Unione europea per la promozione di Asti Docg, Nocciole e Miele

Operazione “Sweet Valley”: sotto accusa l’associazione La Dolce Valle. Soci i tre Consorzi di tutela piemontesi

Nuova bufera nel mondo vino italiano, sempre nell’ambito della presunta distorsione di fondi europei per la promozione di Dop e Docg. Dopo l’inchiesta che vede coinvolte Uiv e Veronafiere è una società piemontese in liquidazione a finire nel mirino degli inquirenti. Si tratta dell’associazione La Dolce Valle, costituita dal Consorzio dell’Asti Docg, Consorzio di Tutela Nocciola Piemonte Igp e dall’Associazione Produttori Miele Piemonte.

I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Asti hanno eseguito in mattinata un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca, anche per equivalente, pari a 199.699,31 euro nei confronti dell’associazione.

ASTI DOCG, NOCCIOLE E MIELE PIEMONTE

Piemonte, truffa all'Unione europea per la promozione di Asti Docg, Nocciole e Miele operazione sweet valley la dolce valle

Il provvedimento emesso dal Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Asti riguarda anche due persone, tra cui il rappresentante legale pro tempore dell’associazione esercente «l’attività di promozione dei prodotti Dop e Docg delle Langhe e del Monferrato, territori dichiarati patrimonio mondiale dall’Unesco». L’ente, sempre secondo fonti di winemag.it, risulta in fase di liquidazione.

Le indagini condotte dalle fiamme gialle astigiane dimostrerebbero come, tra il 2017 e nel 2018, La Dolce Valle abbia presentato alla Regione Piemonte due distinte richieste di contributo a fondo perduto nell’ambito del Feasr – Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale, riferite a due manifestazioni di promozione e valorizzazione di prodotti Dop e Docg tenutesi nelle città di Alba e Asti, duplicandone artificiosamente i costi.

OPERAZIONE SWEET VALLEY: INDAGINE SU LA DOLCE VALLE

Tra i prodotti pubblicizzati durante i due eventi ci sarebbe, appunto, l’Asti Docg, la Nocciola Piemonte Igp e il Miele Piemonte. Il meccanismo fraudolento, ipotizzano le fiamme gialle, «si sarebbe realizzato attraverso una società, riferibile ad uno degli indagati, incaricata dall’associazione di realizzare gli eventi».

Sarebbe stata così predisposta la documentazione, ritenuta fittizia, «relativa a spese in parte mai sostenute e successivamente posta a corredo delle domande di contributo unionale».

I responsabili sono stati segnalati alla sede di Torino della Procura Europea (Eppo – European Public Prosecutor’s Office) per truffa aggravata ai danni dell’Unione Europea. Un’operazione, quella conclusa oggi dai militari di Asti e ancora dunque in fase preliminare di giudizio, che è espressione della stretta collaborazione tra la Procura Europea e la Guardia di Finanza italiana, a contrasto degli illeciti e delle frodi al Bilancio dell’Unione Europea.

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